L’ “Anna Frank” e la Forza del Dialogo

 Venerdì scorso, 3 Giugno, ultimo nostro giorno di scuola primaria,  insieme alla  nostra maestra Cristina Di Patria noi 4 ragazzi della squadra di debate della 5^C della scuola primaria “Anna Frank” di Parma (ci chiamiamo  Marta, Greta, Danieli e Tommaso)  siamo  saliti su un treno diretto a Lucca, per partecipare alle finali del concorso nazionale di “debate”  intitolato “ La forza del dialogo”, ovvero quando le parole sono capaci di far  dialogare bene. Prima di approdare a Lucca, durante l’anno avevamo lavorato sull’argomento con la maestra che ha seguito un intenso corso di formazione,  avevamo seguito 3 lezioni online con altre classi e  avevamo realizzato un video in cui riprendevano le fasi di uno dei nostri dibattiti “ Non siamo nati per fare la guerra”,  per poter poi partecipare al concorso. Tra 109 scuole da tutt'Italia sono state selezionate per la finale 18 squadre , 6 per ogni ordine e grado. Tra le primarie c’eravamo noi!!  Il dibattito si è tenuto al complesso monumentale di San Micheletto a Lucca ed è stato presentato dalla dirigente della scuola organizzatrice, l’ISI  Pertini di Lucca, la professoressa Daniela Venturi e dalla dottoressa Elisabetta Mughini dell’Indire.

Per un’intera giornata gli Istituti  provenienti da varie regioni italiane hanno dialogato su vari aspetti della comunicazione digitale. Noi delle scuole primarie abbiamo  dialogato sulla mozione  “Il cellulare dovrebbe essere vietato ai minori di 12 anni”,  gli studenti delle  scuole secondarie di primo grado si sono confrontati sul tema “ A scuola si dovrebbero utilizzare solo libri in formato digitale”,  mentre  i ragazzi delle superiori  hanno discusso  se  “ Nelle scuole italiane di ogni ordine e grado dovrebbe essere introdotta un’ora di educazione digitale curricolare.” Le argomentazioni dei vari gruppi,  “contrapposte ” tra di loro, sono state valutate da tre apposite giurie.

 

Dopo un dibattito molto emozionante, durante il quale dovevamo parlare davanti ad un microfono e ad una giuria, tra un po’ di ansia e qualche parola che non veniva, è giunto il verdetto finale: per le scuole primarie, la vittoria è stata assegnata a noi della 5^C , che all’annuncio siamo saltati su dalle poltrone tra incredulità e gioia. Oltre alla soddisfazione, portiamo a scuola un premio di 1000€ per poter continuare ad investire in questo progetto. 

Dopo tanta emozione, abbiamo effettuato un tour della città di Lucca, molto bella,  accompagnati dagli studenti del corso turistico dell’Isi Pertini. Ecco alcune nostre riflessioni: 

“Il Debate è molto utile, perché oltre che a sviluppare certe capacità, per esempio  aiuta molto a saper parlare in pubblico, cosa che quando diventeremo adulti ci servirà, perché dovremo saper argomentare le nostre scelte. Cosa porteremo con noi  di questa esperienza? Il fatto che si può sempre migliorare. Riguardando il video del nostro dibattito ognuno si è accorto di qualche piccolo errore che ha commesso. E’ stata una bellissima esperienza, ci ha legati molto e , anche se non avessimo vinto, ci saremmo portati dentro un bellissimo ricordo. Questa esperienza ci ha anche insegnato che nessuno ti regala niente, che bisogna impegnarsi se si vuole ottenere qualcosa. Infatti, nei giorni precedenti,  appena potevamo,  lavoravamo sulle argomentazioni che avremmo dovuto portare. Ci siamo anche divertiti, ci siamo sentiti più uniti. Il lavoro di squadra è stato importante.” Marta 

“Penso che il debate mi sia servito molto e mi servirà anche molto in futuro,  perchè ho imparato che devo imparare a gestire le mie emozioni. Ero abbastanza agitato all’idea di dover parlare, senza poter leggere nulla, se non una scaletta di parole, davanti a tante persone che non conoscevo! Poi, se all’inizio ero più a favore e avevo pensato solo alcune cose, riflettendo a fondo su tutte le posizioni, le ragioni del “contro” mi sono sembrate più sensate. Quest’ esperienza mi è sembrata molto complicata,  ma anche bella e divertente” , Tommaso. 

E la maestra Cristina Di Patria  cosa pensa? “Sono molto contenta di aver potuto far vivere questa esperienza alla classe e, poi, passate le semifinali, alla squadra di debaters che ho accompagnato a Lucca. La mia formazione in cooperative learning si è arricchita di questa metodologia, il “ debate”, ovvero l’arte di argomentare e dibattere, che aiuta ad acquisire numerose competenze trasversali, favorendo anche l’apprendimento cooperativo tra studenti.  In che modo? 

Dalla mozione assegnata si apre il dibattito scandito da regole e tempi precisi, le argomentazioni sono il frutto di ricerche di dati  e soprattutto di rielaborazione critica e consapevole della posizione, pro o contro, che ogni speaker sostiene. Partecipare a questo concorso, mi ha convinta ancor di più che sia una metodologia molto efficace : il debate aiuta i ragazzi/e, fin dalla primaria, a selezionare le fonti con l’obiettivo di formarsi un’opinione, a sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, ad autovalutarsi, a migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima, a rispettare i turni di parola e i tempi di esposizione;  allena la mente anche a cambiare punto di vista, a  non restare per forza ancorato su personali posizioni che sono state evidentemente confutate; insegna a  non  ripetere idee o opinioni per “sentito dire”.Il debate, in sintesi,  sviluppa il pensiero critico, arricchisce il bagaglio di competenze. Insomma, l’elenco dei risvolti positivi è lungo. Diventando una pratica  didattica costante, il “debate”  può davvero aiutare gli studenti a diventare adulti capaci di condurre dibattiti corretti, costruttivi e ben argomentati ( cosa che oggi spesso non avviene), a credere che il dialogo sia la vera forza in grado di  guidare l’uomo nel suo cammino evolutivo. Non potevo desiderare una conclusione di ciclo scolastico più bella e formativa. Penso proprio che i 4 debaters porteranno sempre con loro il  ricordo bello di questo momento”.  

 

 

Allegati

PHOTO-2022-06-15-09-21-01.jpg