Opus, operis, opera
L’Opera Lirica è stata da sempre una formidabile interfaccia con i principali temi sociali della cultura alla quale era dedicata.
“Opus, operis, opera”: magia di un mondo che è anche laboratorio operativo (lat.”opificina” dove Cicerone evocava con “Opifex mundi” un dio creatore e operaio), e allora non si parla solo di melodramma, ma di tutto ciò che ne porta al compimento, in un'ottica di realizzazione più vicina al mondo ed ai gusti dei nostri giovani alunni.
Ma soprattutto, l'Opera permette ai ragazzi di conoscere i sentimenti e le loro dinamiche, di fornir loro strumenti di conoscenza di sé, attraverso l'Arte, così, la funzione formativa del melodramma all’ interno del curricolo scolastico non si esaurisce in quella culturale, ossia la conoscenza dei capolavori del passato, ma si estende senz’altro a quella affettiva, consente di alimentare e nutrire la propria sfera sentimentale attraverso la conoscenza di passioni, conflitti, vicende esemplari, rinforzati e allo stesso tempo sublimati dalla Musica.
In tal modo un testo che risale al 1816 può essere rivisitato in modo che quegli stessi "eterni" conflitti e sentimenti possano essere espressi secondo un nuovo linguaggio. Anche lo stile musicale di un'epoca che spesso appare ai nostri ragazzi così lontano, può essere trasformato in modo da ampliare le loro capacità espressive; infine, le scene, componente fondamentale per la rappresentazione operistica, nella scuola del 2021, possono diventare immagini multimediali.
Partendo dall'ascolto del celebre brano "La calunnia è un venticello" dell'Opera "Il barbiere di Siviglia" di Rossini, alcuni alunni della classe 3B della scuola secondaria hanno realizzato un video sul Bullismo creando un percorso interdisciplinare: Musica, Inglese, Educazione Civica e Digitale....